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Con il Postale dei fiordi oltre il Circolo Polare

postale fiordi

Una nave leggendaria e una rotta storica che porta oltre il Circolo Polare Artico: ecco i due ingredienti che rendono speciale un viaggio a bordo del Postale dei fiordi, in Norvegia. Un viaggio affascinante e spettacolare adatto per tutta la famiglia.

La via breve: questo il significato delle parole norvegesi hurtig ruten. E per via breve si intende il percorso più veloce (e sicuro) tra Bergen, nel sud del paese, e Kirkenes, ai confini con la Russia, nei pressi del mitico Capo Nord.
La rotta, stabilita più di 120 anni fa da Richard With e Anders Holthe dopo un’accurata mappatura delle coste, è quella che ancora oggi segue il Postale dei fiordi, ribattezzato appunto Hurtigruten, l’imbarcazione che trasporta merci, passeggeri (e ovviamente la posta!) in tutto il Paese.
Nei decenni passati l’arrivo del postale creava grande fermento e agitazione ma, ancora oggi, il momento dell’attracco in uno dei 34 porti che si trovano sul percorso, è fonte di gioia per gli abitanti del posto: l’arrivo della nave, come una sorta di grande rintocco quotidiano, scandisce ed anima la vita delle comunità costiere.
Dalla prua si può ammirare la vita che freme sulle banchine: non è difficile incontrare coppie di sposi dirette al matrimonio, famiglie che viaggiano tra i porti della costa o assistere al trasporto di latte e generi alimentari nelle località più remote della Norvegia.

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Durante la navigazione si possono osservare gli straordinari spettacoli naturali che qui si declinano, a seconda della stagione, nello stupefacente fenomeno del sole di mezzanotte o nelle magiche aurore boreali mentre, una volta scesi dalla nave, sono tante le cose da vedere o da fare: visitare antichi edifici e piccoli musei, assaggiare le prelibatezze pescate nelle acque gelide di questi mari o partecipare ad una cena vichinga.

Un viaggio vero, dal ritmo lento, un itinerario leggendario a bordo di navi che, pur con tutti i moderni comfort, hanno saputo conservare lo spirito degli albori: questo il segreto di una crociera a bordo del Postale dei fiordi, che vi condurrà attraverso città più grandi, come Trondheim e Tromsø, in piccoli borghi costieri o in arcipelaghi costellati da case di pescatori rosse come fragole mature alle isole Lofoten. E durante la navigazione, dalla prua della nave, immersi nel silenzio del mare, potrete persino arrivare a pensare che sì, forse questa è la felicità.

Per saperne di più:
http://www.kel12.com/itinerario.aspx?i=6657

 

Con il trenino alla scoperta dei castelli

trenino castello
Cultura e atmosfere d’altri tempi caratterizzano l’iniziativa che si snoda sulla tratta ferroviaria della Trento-Malé. Quattro le tappe, che permetteranno di scoprire altrettanti castelli – San Michele a Ossana e Caldes in Val di Sole, Valer e Thun in Val di Non - per un vero e proprio viaggio nella storia, nell’arte e nei paesaggi.

Scoprire i manieri più suggestivi delle Valli di Non e Sole, assaporando il territorio a bordo di un treno, come facevano i viaggiatori di un tempo. Un vero e proprio tour che permetterà di immergersi in luoghi e vicende che costituiscono pagine importanti nell’arte e nella storia del Trentino. Un mondo che ogni settimana, dall’11 luglio al 5 settembre, nella giornata di sabato, potrà essere esplorato grazie al Trenino dei Castelli. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e realizzata dalle Apt di Val di Non, Val di Sole in collaborazione con Trentino Marketing nell’ambito dell’attività di valorizzazione della Rete dei Castelli trentini. Oggi il viaggio inaugurale di presentazione, rivolto alla stampa ed alle istituzioni. «Un'iniziativa, quella del trenino, che risponde alle esigenze dei turisti, che sempre più manifestano la necessità di conoscere il passato», ha dichiarato l'assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, sottolineando l'aspetto di valorizzazione del paesaggio. Sulla stessa lunghezza d'onda Michele Dallapiccola, assessore provinciale al turismo, secondo il quale il Trenino dei Castelli è un progetto in grado di «svegliare la curiosità e l'interesse, nonché la voglia di essere diversi, ribadendo con forza che la gente di montagna è gente ospitale». In rappresentanza della Rete dei Castelli trentini, Franco Marzatico si è soffermato sulle tante iniziative di promozione dei manieri del territorio viste come «occasioni di scoperta, incontro e divertimento».  

IL TRENINO
A bordo di un treno della Ferrovia Trento-Malè con carrozze dedicate, alle 8.45 - dopo la colazione proposta da Melinda - si parte da Trento per risalire i pendii delle valli del Noce. Dopo aver visitato il Castello San Michele di Ossana al cospetto della Presanella si scende in pullman a Castel Caldes, che da secoli controlla l'accesso alla Val di Sole. La giornata prosegue a Castel Valer, elegante residenza privata riconoscibile dall'altissima torre poligonale, e a Castel Thun con le sue atmosfere raffinate. Quindi il rientro nel capoluogo intorno alle 19.30. Tutti e quattro i castelli sono stati coinvolti da importanti restauri ed ora sono pronti a svelarsi al pubblico in tutto il loro splendore. Ad impreziosire la giornata, alcuni momenti coordinati dalla Strada della Mela e dei Sapori Val di Non e Val di Sole nei quali sarà possibile assaporare alcune fra le eccellenze enogastronomiche del territorio.  

PRIMA TAPPA – CASTELLO DI OSSANA
Il maniero, nell’omonimo borgo, conosciuto anche come Castello di San Michele dal nome del santo a cui è dedicata la cappella, sorge su uno sperone di roccia in posizione strategica. Con tutta probabilità risale all'epoca dei Longobardi, ma le prime notizie scritte sono datate 1191. Alla sua guida si succedettero varie famiglie nobili: dai Principi Vescovi di Trento ai conti Tirolo-Gorizia, poi nel XV secolo l’investitura passò ai de Federici, quindi agli Heydorf ed ai Bertelli. A cavallo fra Ottocento e Novecento fu comproprietaria del maniero Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace nel 1905. Il castello ha nel suo possente mastio, alto 25 metri, l'elemento architettonico più caratteristico e meglio conservato dell'intero complesso.  

SECONDA TAPPA – CASTEL CALDES
Il maniero presenta una tipologia architettonica frutto dell’incontro delle culture veneta, tedesca e lombarda, tipico di questa zona al confine del Principato vescovile di Trento. L’interno è affascinante e presenta soffitti a volte, rivestimenti lignei e sale affrescate. Notevoli sono la stanza del conte ed il salone da ballo. Salendo la scala in legno della torre si entra in una stanza con voltino a crociera completamente affrescata, teatro di antiche leggende riguardanti la prigionia di Olinda, ovvero la sfortunata contessina Marianna Elisabetta Thun. Si racconta che la giovane venne qui rinchiusa dal padre Rodemondo per impedire il matrimonio con giovanotto non di nobili origini per il quale morì d’amore. La leggenda vuole che tutti gli affreschi della piccola stanza siano opera della fanciulla. Terminata la visita guidata, l’atteso momento del pranzo, curato dall’Associazione Trentina Cuochi e arricchito dai vini e dalle bollicine della Cantina Rotari Mezzacorona. Ora è tutto pronto per rimettersi in viaggio con destinazione la Val di Non.

TERZA TAPPA - CASTEL VALER
Nelle vicinanze di Tassullo, in posizione panoramica e circondato dai frutteti, sorge Castel Valer. La sua torre, la più alta del Trentino con i suoi 40 metri d'altezza, caratterizzata dalla pianta ottagonale e costruita in parte di granito importato, primeggia per imponenza e particolarità su tutte le altre della provincia. Le prime notizie della storia di Castel Valer risalgono al 1211, quando, di proprietà dei conti Appiano, fungeva da guardia militare. Le serie successive di cinte murarie atte a contenere la crescita del perimetro del maniero seguono il modello ottagonale imposto dalla torre antica e racchiudono le due serie di edifici da cui il complesso è formato: la più antica, risalente al XIV secolo, è denominata Castel di sotto, mentre la seconda, risalente al XVI secolo, Castel di sopra. Generalmente chiuso al pubblico, il compendio è visitabile per l’occasione grazie alla disponibilità del proprietario, il Conte Ulrico Spaur.  

QUARTA TAPPA - CASTEL THUN
Il compendio, situato a Vigo di Ton, venne costruito nella metà del XIII secolo e fu la sede della potente famiglia dei Thun, che nelle valli di Non e di Sole possedeva altre prestigiose residenze. È un esempio fra i più interessanti di architettura castellana trentina: la struttura civile-militare è tipicamente gotica ed è circondata da un complesso sistema di fortificazioni formato da torri, bastioni lunati, fossati e cammini di ronde. Fra i numerosi locali, ancora riccamente arredati e impreziositi da numerose opere, il più pregevole è la “stanza del vescovo”, interamente rivestita di legno di cirmolo, con il soffitto a cassettoni e una porta monumentale. Castel Thun è fra i più insigni edifici monumentali pubblici non soltanto per l'ottimo stato di conservazione in cui si trova, ma anche perché ci racconta otto secoli di storia del Principato vescovile. A conclusione del tour, prima del ritorno a Trento, immersi nelle atmosfere di un tempo si potrà gustare una tisana di erbe officinali.


Per saperne di più:

www.visitvaldinon.it

 

Innsbruck: il Festival dei Sogni compie 25 anni

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Innsbruck (Austria). Dal 5 al 30 agosto 2015 acrobati, artisti di strada e musicisti nelle piazze della Capitale delle Alpi.
 

Una città da sogno. Dal 5 al 30 agosto 2015 la Capitale delle Alpi si trasforma con il Festival dei Sogni, che quest’anno compie 25 anni. Clown, cabarettisti, artisti di varietà si esibiranno sotto la direzione artistica di Karl-Heinz Helmschrot, regista e comico berlinese.

Il Festival in origine evento di strada, intrattenimento per bambini e raduno per simpatici artisti, si è trasformato negli ultimi anni, grazie a Helmschorot, in un vero e proprio evento. Appassionato sognatore e spirito libero, Helmschrot ha ripensato completamente il Festival, trasformandolo in un irresistibile varietà. Negli ultimi due anni le sue innovazioni sono state sorprendenti e visto il grande successo, anche quest’anno il Festival dei Sogni festeggia il suo primo quarto di secolo con le grandiose idee e le spettacolari intuizioni di Helmschrot.

La sala Dogana sarà interamente dedicata ad acrobati e artisti, che si esibiranno in affascinanti produzioni come “Il sogno del Tirolo”, “Tipi forti” e “La prima volta”. Il programma del varietà si concluderà brillantemente con lo spettacolo dal titolo “Berlin in-out”, che ricorda il riuscitissimo “Börlin” dello scorso anno.

Anche il programma della Tenda degli specchi, davanti al teatro regionale Landestheater è in mano a un esperto di fiducia: il musicista Simon Kräutler. Il Festival prevede inoltre tre originali serate dedicate al cabaret nel suo senso più ampio: una firmata dallo stesso Karl Heinz Helmschrot, le altre a cura di Rosemie Warth, narratrice poetica e di Holger Kreymeier, un vero maestro nell’arte della sorpresa e dell’improvvisazione. Infine, anche la tenda degli specchi offre un omaggio al varietà, con i Salotti notturni e le Serate di pianoforte.

I sogni dei bambini

Dedicata agli ospiti più giovani è la più grande avventura artistica del Festival: circa 200 bambini potranno studiare, dal 24 al 28 agosto 2015, il divertente musical “Racconti da sogno”, per poi presentarlo al pubblico, alla fine del Festival, sul palco della sala Dogana. Dedicandosi con passione ai più piccoli, il Festival dei Sogni dimostra, anche e soprattutto in occasione del suo anniversario, di non guardare solo al passato, ma anche e soprattutto al futuro. Un futuro da sogno.

Per saperne di più:

Festival dei sogni
5 – 30 agosto 2015
www.festival-der-traeume.at

 

Dolomiti formato famiglia

Dolomiti Val Elga

Fattorie, escursioni, leggende, avventure, slitte, cavalli e fiabe: gli ingredienti per un’estate 2015 in famiglia in Val D’Ega

Le montagne della Val D’Ega sono un parco giochi ideale per chi desidera trascorrere un’estate in famiglia, lontano dagli ormai allineati programmi di divertimento vacanziero precotti e serviti, tutti uguali ma in piatti all’apparenza diversi, a mamma, papà e bambini. Nel cuore delle Dolomiti – Patrimonio dell’Umanità Unesco – i prati di un verde intenso che assume sfumature ora più chiare ora più scure a seconda del sole, che de queste parti è ospite fisso, fanno da scenario a un’incredibile scelta di avventure ed esperienze dedicate alle famiglie.

Fino al 7 settembre 2015, tra Catinaccio e Latemar, va in scena “Dolomiti, Favole e Leggende”. Racconti remoti di esseri incantati e misteriosi e vicende narrate nelle leggende dei “Monti pallidi” dell’Alto Adige sono al centro delle avventure che portano grandi e piccoli alla ricerca delle orme di re Laurino e del magico tesoro nascosto dall’ometto veneziano, alla scoperta delle bambole del Latemar e del sasso delle streghe, illuminato dal grande fuoco, quando cala il sole. Il martedì, si parte “Alla ricerca del tesoro misterioso”, guidati attraverso il mondo fiabesco delle Dolomiti dall’ometto veneziano, attraverso il regno di Re Laurino e della strega Striona. Lungo il percorso, si incontrano il mago, le bambole del Latemar e la ninfa del Lago di Carezza. E saranno i bambini a trovare il tesoro prezioso nascosto dal misterioso nonno.
 Il mercoledì, l’Escursione per famiglie nel Latemarium è un’esperienza interattiva alla scoperta della flora e fauna, in compagnia di guide specializzate che rendono divertente l’intero tragitto, con sorprese per i piú piccoli. In regalo a tutti i bambini che partecipano alla gita, la
Marmottix-BOX, un simpatico contenitore per una merenda ecologia a ridotto imballaggio.
 Ogni Giovedì, sulle orme dell’uomo selvaggio e del gigante di Nova Ponente, scatta l’Escursione notturna con l’accensione del grande falò, animata dal racconto di favole antiche, seduti con la bevanda magica intorno al gigantesco fuoco acceso.
 Il Prezzo delle escursioni è di 5 euro per gli adulti e di 3 per i bambini, con prenotazione obbligatoria entro le ore 17.00 del giorno prima negli uffici turistici.

“Vivere l’esperienza dei masi contadini” è un’occasione per conoscere i metodi di gestione delle fattorie secondo antiche tradizioni familiari, con una serie di escursioni nelle tipiche fattorie delle Dolomiti, da abbinare alla miriade di itinerari per famiglie suggeriti sul sito.
Per chi alla scoperta dei sentieri vuole affiancare altre avventure, una moltitudine di Parchi gioco disseminati in tutta la Val D’Ega – da Nova Ponente a Nova Levante, fino a Obereggen e Collepietra – sono un’opportunità per imparare a conoscere la natura in modo divertente.
Tre percorsi di vari livelli di difficoltà, un itinerario per bambini ed una discesa rapida su funi lunghe fino a 90 metri sono invece alcune delle attrattive del Bosco Avventura di Obereggen, tappa obbligata per chi cerca emozioni forti, nel segno di abilità e agilità, o vuole semplicemente trascorrere un paio di ore indimenticabili con famiglia e amici. Presso la stazione a valle di Obereggen, il Bosco Avventura è una vera e propria sfida, sempre sotto la sorveglianza di personale qualificato e nel mezzo delle splendide Dolomiti, Patrimonio naturale dell’umanità UNESCO

Sempre per gli appassionati del brivido, l’Alpine Coaster Gardonè è un inno all’adrenalina: sia in estate che in inverno, la slittovia su monorotaia offre l’emozione di paraboliche e curve mozzafiato nel bosco del Latemar. Più di 900 metri di dossi, salti e un giro a 360° a bordo di velocissime slitte a due posti. Prezzi a giro, a partire da 4,50 euro per gli adulti e da 3,50 euro per gli Juniores. I bambini fino a 7 anni non pagano.

Può sembrare un paradosso ma anche in un simbolo per le vacanze in montagna come le Dolomiti, nuotare è una delle esperienze più affascinanti. Aldilà delle piscine coperte e all’aperto, alcuni laghetti – quelli segnalati – offrono divertimento balneare in ogni stagione. Solo per citarne uno, con una temperatura massima di circa 23°, il Laghetto di Fiè, ai piedi dell’imponente massiccio dello Sciliar, è considerato uno dei più bei laghi balneabili in tutta l’Italia ed è meta ideale per tutta la famiglia.

Infine, che si tratti di un corso di equitazione o di una cavalcata per boschi e prati di montagna, nel corso delle vacanze estive in Alto Adige non mancano le opportunità di vivere appieno la passione per i cavalli. E neanche quella per animali meno usuali come lama e alpaca, protagonisti di una piccola escursione o di esperienze di più giorni.

Per saperne di più:

http://www.suedtirol-it.com/valdega/

 

 

Vacanze alpine con Gustav Thoeni

Gustav ThÂni - Escursione  con gli ospiti
Escursioni nel cuore del Parco dello Stelvio tra grigliate, panorami mozzafiato e degustazioni guidate al suo Hotel Bella Vista di Trafoi.

Trafoi (BZ) 30 giugno 2015 – In vacanza con Gustav Thoeni. E’ possibile all’Hotel Bella Vista a Trafoi situato nel Parco Nazionale dello Stelvio e di proprietà del quattro volte campione del mondo di sci alpino. Per tutta l’estate gli ospiti dell’hotel possono prenotare l’escursione guidata in sua compagnia alle Tre Fontane Sacre, "tres fontes" è il vecchio nome romano di Trafoi che indica le tre piccole sorgenti a 1.605 metri di altitudine, che sgorgano dalla montagna e che risalgono al periodo medievale della popolazione dei celti.

La partenza dell’escursione con Gustav Thoeni ha inizio all’Hotel Bella Vista verso l’antica chiesetta vicino alla “Fontana dei Miracoli”, luogo sacro dove è solito esprimere desideri e sogni personali spesso realizzati, a dire di molte testimonianze. Si prosegue attraverso il Sentiero del Bosco dove è prevista una grigliata per poi dirigersi verso le Tre Fontane Sacre in un percorso semplice, accessibile anche con i passeggini, e che prevede l’arrivo fino a 1.725 metri di altezza per assistere alla meraviglia di alcune cascate fino al Ponte degli Orsi a quasi 1.900 metri con vista mozzafiato, perché profondo 40 metri, del canyon di Trafoi. L’esperienza in compagnia del campione di tutti i tempi prosegue, al rientro dall’escursione, nella Spa dell’albergo per distendere i muscoli con dei massaggi rilassanti oppure per disintossicarsi grazie all’effetto purificante del calore e dell´acqua con una sauna finlandese (interna ed esterna) o ancora del vapore di un bagno turco. Relax e panorama alpino nella vasca idromassaggio all’aperto. E alla sera lo chef del ristorante è pronto a stupirvi con piatti gustosi tipici locali e degustazioni di vini pregiati altoatesini guidata da Gustav Thoeni e da suo genero Stephan Gander. Un viaggio affascinante attraverso il mondo del gusto.

Dopo le sue vittorie in coppa del mondo, Gustav Thoeni ha allenato la squadra nazionale e in particolar mondo Alberto Tomba. Oggi gestisce con la prima figlia Petra il rinomato Hotel Bellavista di Trafoi. E’ la sua casa natale situata a 1.500 metri di altitudine ai piedi del Ortles, la cima più alta dell’Alto Adige (3.905m). Thoeni e la sua famiglia gestiscono da cinque generazioni l’Hotel dallo stile alpino dove tradizione e modernità si sposano in modo armonioso. Per l’escursionista è come un libro aperto di scienze naturali. L’Hotel Bella Vista è un Familienhotel, marchio di garanzia per gli ospiti con bambini. Tante le attività di animazione programmate per i più piccoli: ad esempio il Club degli Orsetti, ossia un ricco parco giochi con la torre per arrampicate e tenda indiana Tipi, oppure uno zoo per bambini con capre, conigli e pony, il laghetto artificiale con la zattera e al ruscello la capanna della strega. E ancora il Trafoi-Canyon dove ognuno si può sbizzarrire con l’acqua, la sabbia, i sassi e costruire piccole dighe. Anche la malga dei bambini, un fienile a due piani dove i bambini trovano tutto il necessario per fare bricolage, pitturare, arrampicarsi, saltare, e sfogarsi.

Per saperne di più:
www.bella-vista.it

 

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