ph: Foto Studio Borsetti
Tre, due, uno…fuoco! Allo scoccare della mezzanotte nelle città di tutto il mondo si saluta il nuovo anno con botti, fuochi d’artificio, petardi, mortaretti, razzi, bengala e girandole! A Ferrara si esagera: si incendia addirittura un castello!
È uno spettacolo straordinario e affascinante quello che si tiene al Castello Estense, nel cuore della città, con le mura e le torri che sembrano realmente in balìa di un grande incendio, con i fuochi artificiali lanciati dal fossato, dalle torri e dalle balconate da cui scendono cascate di colori, vortici di luci e scintille, il tutto all’insegna, però, della sicurezza e della…poesia. Nessuno scoppio o rumore assordante ma solo splendida musica: luci e note per regalare un’emozione indimenticabile. Nella piazza e nel largo del Castello la notte di San Silvestro si anima già dalle prime ore della sera con un susseguirsi di concerti eseguiti da artisti di spicco nel panorama musicale italiano mentre all’interno degli Imbarcaderi del Castello si festeggia in pieno stile rinascimentale con figuranti in costume e musica d’altri tempi. Nelle Sale del Ridotto del Teatro Comunale si tiene anche il Galà di San Silvestro, con degustazioni di pregiati vini ed un raffinato accompagnamento musicale fino al brindisi che inaugura il nuovo anno.
Dopo lo spettacolo piro-musicale della mezzanotte, di nuovo tutti in piazza per continuare i festeggiamenti fino all’alba. Non si può dormire perché Ferrara aspetta di essere ammirata nel suo sontuoso abito rinascimentale.
Terra di Signori e di Signorie, sorta come porto fluviale e legata sin dalle origini alle sorti del Po, Ferrara fu scelta e amata dalla famiglia degli Estensi che ne fecero una città elegante e di classe, tra le più prestigiose del secolo XV in tutto il continente europeo.
La raffinata gestione invitò ad operare in città artisti come Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Tiziano, Raffaello e Giovanni Bellini.
Circondato da quasi nove chilometri di mura, il centro storico di Ferrara presenta un patrimonio urbanistico e architettonico di inestimabile valore. Il suo profilo è quello tipico di una città rinascimentale, concepita e realizzata in modo unico e omogeneo sul concetto della “città ideale” ed il suo centro storico è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO
Fra gli edifici più pregevoli e interessanti, il Castello Estense (secolo XV) di cui il primo nucleo, comprensivo di una semplice torre di avvistamento, risale al XIII secolo. Imponente ed elegante, questo edificio è reso particolare dal fossato, ancora oggi ricolmo d’acqua, che lo circonda ed evoca fughe romantiche e imprese gloriose negli anni d’oro della casa d’Este. Ha in sé qualcosa di misterioso e di terribile che lo rende affascinante.
Altra costruzione di rilievo è la Cattedrale di San Giorgio Martire (XII secolo) la cui maestosa facciata è caratterizzata da una particolarissima struttura a tre cuspidi. Nella parte inferiore è prevalente lo stile romanico, in quella superiore invece prevale lo stile gotico e, oltre le numerose arcatelle e i grandi finestroni strombati, sopra la loggia centrale, si può ammirare un magnifico “Giudizio Universale” al di sotto del quale troneggia una statua dorata della Vergine con il Bambino. A pochi passi dalla Cattedrale, il Museo omonimo, il cui percorso espositivo offre la possibilità di accostarsi ad alcune preziose testimonianze dei fasti della Ferrara rinascimentale, la maggior parte delle quali provenienti dalla Cattedrale stessa tra i quali spiccano le monumentali ante d’organo che raffigurano, da chiuse, San Giorgio e il drago e da aperte, l’Annunciazione, dipinti ad opera di Cosmè Tura, e le dodici Formelle dei Mesi, ricche dei simboli tipici del Medioevo.
Imperdibile una visita a Palazzo Schifanoia che rappresenta l’unico esempio ancora oggi esistente di dimora estense destinata alla rappresentanza e allo svago: il termine Schifanoia deriva infatti da schifare la noia, allontanare il tedio. Purtroppo a seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio del 2012, il percorso di visita è attualmente limitato al Salone dei Mesi, il cui ciclo di affreschi rappresenta una delle più grandi testimonianze della cultura rinascimentale italiana, e alla Sala delle Virtù, più nota con l’indicazione ottocentesca di “Sala degli Stucchi”, anch’essa edificata sull’ideale esaltazione della casata estense.
Proseguendo la visita della Ferrara principesca, merita di essere ammirata la Palazzina di Marfisa, tipica dimora estense, edificata per volere del Marchese Francesco, figlio di Alfonso I e Lucrezia Borgia, passata in eredità alla figlia Marfisa, amante delle arti e protettrice del poeta Torquato Tasso, la quale vi abitò fino al 1608. Oggi è divenuta un museo con le sue sale decorate a grottesca e gli antichi arredi originali, col delizioso giardino e le logge; un percorso rilassante e suggestivo.
Sono veramente tante le cose da vedere e da visitare in questa città per cui vale la pena tornarci più volte, magari in occasione della rassegna internazionale dei musicisti di strada, il “Ferrara Buskers Festival”, considerato tra i più importanti al mondo nel suo genere ed il “Palio di Ferrara”, l’ultima domenica di maggio.
Tra gli eventi di maggiore spicco per i quali Ferrara si sta facendo conoscere, oggi come allora, al mondo intero, le Rassegne d’Arte presso il Palazzo dei Diamanti con mostre dedicate ad artisti del calibro di Picasso, Dalì, Sisley, Turner, Boldini, Zurbaràn, solo per citarne alcuni.
La città ideale rinascimentale è ancora vivace, elegante e sorprendentemente accattivante.
Per saperne di più:
www.ferraraterraeacqua.it