Senza categoria

Magico Giappone: Arashiyama e la foresta di Bambù di Kyoto

Foresta di Bambu

Foresta di Bambu

di Silvana Carminati

Un afoso mattino d’estate la stazione di Arashiyama è affollata: turisti stranieri e famiglie giapponesi  scendono dalle carrozze del tram e si dirigono all’uscita della stazione in direzione della vicina foresta in cerca di frescura.
Arashiyama si trova nella parte occidentale di Kyoto, a ridosso delle montagne; con i suoi giardini, i suoi templi e la famosa foresta di bambù è una delle classiche gite fuori porta degli abitanti di Kyoto, ma è anche una delle mete turistiche più famose del Giappone.
La ragione è semplice: è uno dei posti più affascinanti e magici del Giappone.
A partire dal periodo Heian (794-1192), Arashiyama fu la destinazione preferita dalla corte imperiale per quanto riguardava le passeggiate. Offre infatti un incantevole panorama in ogni stagione, ma soprattutto in primavera e in autunno.
All’uscita della stazione ci si dirige verso il Tenryu temple (Tenryu-ji) di cui si intravvede subito l’imponente portale Sanmon. Attraverso il portale si entra nel recinto del tempio alla cui sinistra si accede al famoso giardino Zen, ideato dal maestro zen Muso Soseki nel ‘300, dove in primavera si possono ammirare i ciliegi in fiore e in autunno gli aceri rossi.
Si tratta del tempio più importante di tutta la zona, fa parte dei “5 grandi templi zen di Kyoto” e del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Fondato nel 1339 all’inizio del periodo Muromachi (1338-1573), è uno dei templi della setta buddista Rinzai: è un complesso abbastanza grande, costituito da numerosi edifici, la cui costruzione risale perlopiù al novecento.
Uscendo dalla porta settentrionale del giardino zen si entra al cuore del bosco di bambù di Arashiyama.
L’emozione che si prova a entrare in questa cattedrale di bambù è difficilmente descrivibile: le sensazioni visive e uditive si sovrappongono in maniera quasi ipnotica.
Fusti di bambù altissimi svettano fitti creando un’architettura di colori in cui predominano le diverse tonalità del verde delle foglie e delle canne e l’ocra degli spessi recinti di paglia e arbusti che delimitano i sentieri.
Se ci sia allontana dai percorsi più frequentati si comincia a percepire il fresco dell’ombra, l’aria sottile muove le canne e nel silenzio dei sentieri solitari crea un concerto di suoni e sussurri… la luce del sole penetra dall’alto da un cielo lontano allo sguardo che, rivolto in sù, segue il fusto altissimo delle fitte e grosse canne di bambù.
Improvvisamente si può sentire lo scalpiccio leggero dei passi di uno “shafu”, il portatore di risciò che corre sollevando da solo sulle possenti braccia e agili gambe il tipico veicolo a due ruote. Sul risciò possono comodamente sedere fino a due persone  e ascoltare, durante il tragitto, la storia dei luoghi famosi di Arashiyama raccontata dallo shafu.
Seguendo il sentiero principale si arriva alla Okochi Sanso Villa: si tratta dell’ex-residenza di un famoso attore giapponese di film samurai, Okochi Denjiro. Include vari edifici, che non sono visitabili internamente, e un piccolo museo dedicato all’attore. Ma l’attrazione principale di questo luogo sono i giardini che circondano gli edifici, progettati con l’idea di rappresentare il meglio di ognuna delle quattro stagioni. Inoltre, dato che la costruzione si trova su una collina, si può godere anche di una piacevole vista sul quartiere di Arashiyama e in lontananza sulla città di Kyoto. Il prezzo del biglietto d’ingresso include anche la consumazione di una tazza di tè verde e un piccolo dolce presso la tea-house della villa.
Tutta la zona di Arashiyama, così come il resto della città di Kyoto, è piena di numerosi altri templi e santuari. Nel mezzo della foresta di bambù si può visitare un piccolo santuario shintoista, il Nonomiya Shrine . Proseguendo verso nord, sparsi per le colline, si visitano il Jojakkoji Temple, il Nisonin Temple, il Takiguchi-dera Temple, il Gioji Temple.
Nella parte nord di Arashiyama , a circa 2,5 km dal Ponte Togetsukyo, si trova Saga-Toriimoto. Si tratta di uno degli “historic preservation districts” di Kyoto. La via principale è stata conservata nello stile del periodo Meiji (1868-1912), con numerose machiya tradizionali, le vecchie case dei mercanti, oggi trasformate in negozi e ristoranti.
E’ l’occasione perfetta per fare una meritata pausa ristoratrice gustando un fresco piatto di  zaru-soba, gli spaghetti giapponesi di grano saraceno, che d’estate vengono serviti freddi su un piatto in bambù fatto a graticola, chiamato zaru. A volte vengono guarniti con pezzettini di nori (alga essiccata). Usando i bastoncini si prende una piccola quantità di soba dal piatto e lo si immerge nel brodo freddo (tsuyu) prima di mangiarlo. Alle volte, prima di mangiare i soba, viene aggiunto wasabi, porro o zenzero nel tsuyu. Si tratta di uno dei piatti più popolari nel periodo estivo.
Proseguendo nel cammino a circa 10 minuti da Saga-Toriimoto si trova l’Otagi Nenbutsuji Temple, un tempio famoso per le circa 1200 statue buddiste, custodite all’interno del tempio e raffiguranti i discepoli del Buddha, ognuna con una diversa espressione del viso, generalmente buffa e kawaii (carina, adorabile).
Prima di riprendere il tram che riporta nel centro di Kyoto, la “gita fuori porta” potrebbe concludersi con la visita del Monkey Park Iwatayama la cui entrata si trova al di là del fiume attraversando il ponte Togetsukyo,  a ridosso delle montagne.

Salendo sulla collina, dopo circa 10 minuti, ci si troverà in una grande area aperta dove oltre un centinaio di simpatiche scimmie si muovono e vivono libere. Da qui si potrà godere inoltre di una visione d’insieme dall’alto di tutta la zona di Arashiyama.

Per saperne di più:
www.insidekyoto.com/arashiyama-bamboo-grove

Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Popolari

To Top