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Ischia: l’isola dei giardini – di B.L.

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Una vacanza ad Ischia è legata al mare, certo, ma non solo. L’isola è ricca di storia, di cultura, di strutture ricettive di qualità, di mondanità ma la sua grande peculiarità risiede nell’origine vulcanica che l’ha dotata di una natura particolarissima che affianca a baie, coste rocciose, acque termali e spiagge di uno splendore assoluto, insolite vette e colline ricoperte da pinete e boschi e offre al visitatore uno spettacolo di diversità biologiche, paesaggistiche e botaniche fuori dal comune.
Soffermandoci sull’aspetto prettamente naturalistico, il termine che meglio rappresenta l’intera isola è “giardino” (dal sanscrito paradesha = paradiso); in primo luogo per i numerosi parchi termali all’aperto, chiamati Giardini, frutto di un patrimonio idrotermale tra i più ricchi e interessanti del mondo, e inoltre per la presenza di splendide oasi che, grazie alla mano dell’uomo, hanno fatto del verde una vera e propria forma d’arte.
Ogni giardino termale o botanico ischitano si adatta armonicamente all’immagine del paesaggio circostante, al carattere del luogo, ha una propria forma individuale ed un fascino unico. Non può non recarsi a Forio chi è alla ricerca di un’esperienza che solletichi le corde dell’anima e del cuore per varcare le soglie di due splendidi giardini botanici: “Ravino” e “La Mortella”.
“Ravino” è un giardino di acclimatazione, cioè uno spazio verde dedicato alla conservazione di specie, per lo più esotiche, ispirato al concetto di biodiversità: 5000 esemplari, 400 specie diverse, in gran parte succulente, meglio conosciute come “piante grasse” cui si aggiungono circa 200 tra Cycadee, Palme e Musacee, in uno scenario di flora mediterranea spontanea che si estende su un’area di 6000 metri quadrati. La visita si snoda, attraverso sentieri privi di barriere architettoniche, tra giganteschi  cactus colonnari, alcuni dei quali centenari, che svettano per metri e metri di altezza, cactus di forma globosa dalle spine colorate, Sedum, Agavi e Opunzie. Il pezzo forte è la  scoperta botanica più importante del secolo scorso, la Wollemia Nobilis, rarissimo esemplare vegetale le cui tracce fossili risalgono all’era giurassica e che si pensava estinta. Il giardino è il frutto della passione di Giuseppe D’Ambra, capitano di marina, per le piante esotiche che iniziò a collezionare nei suoi viaggi intorno al mondo a partire dagli anni Sessanta e che, messe a dimora nel particolare terreno di quella parte dell’isola, hanno trovato il loro habitat naturale grazie anche al peculiare clima tropical-mediterraneo di Ischia. Un amore così grande da trasformare il sogno di un giardino in una delle maggiori attrattività turistiche dell’isola, esempio di connubio perfetto tra business ed eco-sostenibilità.
Un altro grande amore, quello tra Sir William Walton, celebre compositore e direttore d’orchestra inglese, e la moglie Susana è alla base della creazione dell’altro meraviglioso giardino botanico ischitano denominato “La Mortella”. Sia la relazione con Susana sia la creazione di un giardino lussureggiante su un terreno brullo e assolato sono il frutto di intuizioni del compositore. A 45 anni, durante un viaggio in Argentina, incontrò Susana, di ben 22 anni più giovane, ad una conferenza stampa e si figurò, per un istante, accanto a lei in vecchiaia. La sera stessa, Walton le chiese di sposarlo e rifece la proposta ogni giorno per due settimane alla ragazza. Nonostante le iniziali titubanze, alla fine Susana accettò il fidanzamento e dopo due mesi si sposarono e partirono per l’Europa.
Arrivati a Forio d’Ischia nel 1949, decisero di stabilirvisi definitivamente. Quando Sir Walton vide l’appezzamento di terreno su cui sorge oggi il giardino ebbe un’altra folgorazione: aiutare la moglie Susana a liberarsi dalla malinconia che la attanagliava promuovendo la sua passione per il giardinaggio creando proprio lì, in quello spazio selvaggio e costellato di rocce, un’oasi verde. E tutto ebbe inizio. La planimetria generale della Mortella (il luogo dei mirti) fu impostata dal famoso architetto paesaggista Russell Page; tuttavia la realizzazione pratica e la creazione di questo giardino meraviglioso si deve interamente a Lady Walton che per più di 50 anni vi ha dedicato la sua leggendaria energia, il suo infaticabile entusiasmo, la sua passione e competenza botanica.
La Mortella è divisa in due zone principali: la Valle e la Collina. La Valle, la parte inferiore, è caratterizzata da un ambiente tipicamente sub-tropicale, con un microclima umido ed ombroso, grazie alla presenza di fontane e corsi d’acqua artificiali, che permette di ospitare un gran numero di piante tropicali: le ninfee giganti Victoria Amazonica, orchidee di ogni specie, un raro Ginkgo Biloba, una vasta collezione di felci arboree, molti cespugli di Geranium maderense che in aprile colorano la valle con una spettacolare fioritura, un gruppo di Puya berteroniana originarie del Cile, moltissime palme e un’incredibile Spathodea campanulata africana che, piantata in una zona strategica, è riuscita ad adattarsi al clima mediterraneo di Ischia.
Il giardino in Collina è stato disegnato e sviluppato da Lady Susana dopo la scomparsa del marito. E’ un’area luminosa, con grandi vedute sulla baia di Forio e una vegetazione di tipo prevalentemente mediterraneo che convive con  alcuni stagni con fiori di loto e ninfee cerulee egiziane, un giardino orientale con un padiglione thai e, da pochi anni, una grande collezione di piante di aloe. L’effetto è lussureggiante ed esotico, con una vegetazione rigogliosa che poggia sulle grandi rocce vulcaniche e che a tratti apre spettacolari viste sul mare. Ultima fatica di Lady Walton è stata la creazione di un Teatro Greco nella parte alta del giardino per esaudire interamente i desideri del marito: promuovere la cultura musicale all’interno del parco organizzando concerti all’aperto per solisti e orchestre sinfoniche.
Musica e natura, atmosfere magiche, nutrimento per l’anima e per la salvaguardia dell’ambiente. Ischia sarà amore a prima vista.

 

Per saperne di più:

www.infoischiaprocida.it/

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