In viaggio con mamma e papà!

Sleddog per bambini a due passi da Cortina d’Ampezzo – di Elisabetta Longhi

Sled dogs

Sled dogs

ph: Steve Jurvetson

Utilizzato anticamente come mezzo di trasporto in territori artici, oggi lo sleddog (termine americano che deriva dalla fusione di sled, slitta, e dog, cane) è un affascinante sport nel quale il cane non è considerato animale da traino ma un vero e proprio partner da capire e rispettare.
L’amore per la neve, per i cani, per la natura e per l’avventura è imprescindibile per poter apprezzare appieno questa antica disciplina e chi, meglio dei bambini, possiede questo stupore ancora intatto per le meraviglie che il mondo ci mette a disposizione?  
Ma come si pratica lo sleddog? Il conducente, che in gergo tecnico è detto musher, fa da ‘capobranco’, decide la partenza dei cani, ne orienta il percorso, stabilisce lo stop. L’importante, durante il tragitto, è che la slitta non vacilli perdendo l’equilibrio…Il rischio di sbilanciamenti è infrequente ma, se capita, specie in curva, l’impatto è soft, perché si finisce a gambe all’aria sulla neve.
Ciascun mezzo è di norma trainato da tre-quattro esemplari cani da slitta: animali straordinari, dotati di una resistenza fisica e di una forza unica oltre che di una spettacolare tenacia. Le razze più adatte a questa attività sono gli Alaskan Husky, i Siberian Husky, i Samoiedo, gli Alaskan Malamute e i Groellandesi. Lo sleddog, oltre ad offrire l’occasione di vivere un’esperienza originale insieme a tutta la famiglia, è un momento importante di avvicinamento e relazione tra uomo (adulti e bambini) e animali. Durante il giro in slitta non si scende mai dal mezzo ma prima di mettersi in moto e alla fine dell’avventura si fa conoscenza con i compagni di viaggio a quattro zampe. Finita l’escursione al grido di whoa! (il segnale che fa arrestare la muta), è il momento delle coccole per una giornata indimenticabile per grandi e piccini!
Tra le varie località montane dove è possibile praticare questo sport, divenuto popolare anche in Italia negli ultimi anni, abbiamo scelto San Vito di Cadore. A soli otto chilometri dal centro di Cortina d’Ampezzo, si raggiunge una suggestiva piana situata in località “La Graes”. Qui si trova un centro, particolarmente  attrezzato per i bambini, che consente di poter vivere uno sleddog’s tour, trainati da cani huskies, per vivere le Dolomiti in modo diverso e lontano dal caotico turismo di massa. Una volta effettuata una breve lezione sui comandi base per guidare e con l’attrezzatura necessaria fornita dal centro, potrete salire a bordo e partire. Una volta presa dimestichezza, si può procedere col battesimo allo sleddog, cioè la possibilità di poter condurre personalmente una slitta. Per i più piccoli, con età non inferiore a sette anni, c’è la possibilità di imitare i genitori, effettuando un baby tour. Come per i più grandi, anche i bambini possono vivere l’emozione di guidare personalmente una slitta trainata da una muta di cani su una pista creata a misura di bambino, con una slitta di dimensioni ridotte e una muta di cani nordici addestrati per essere guidati da loro.
L’ultima novità di cui è possibile usufruire quando si decide di fare sleddog a San Vito di Cadore, è la slitta tandem. Questa slitta particolare, che è arrivata in Italia da pochissimo tempo, è un’esclusiva di questo centro e consente di avere a disposizione due postazioni di guida che offrono la possibilità di poter vestire i panni di copilota dell’istruttore durante il percorso.
Con questa magica disciplina, gli adulti si sentiranno immersi nelle romantiche atmosfere del “Dottor Zivago” di Boris Pasternak mentre ai più piccoli sembrerà di rivivere l’eroica avventura di Balto, il cane che nel 1925 guidò una muta percorrendo 600 miglia in mezzo ad una tormenta di neve, a quaranta gradi sotto zero, per portare al paese di Nome, in Alaska, le medicine per debellare una grave epidemia di difterite che stava colpendo in particolare i bambini.  

CURIOSITA’
La commovente storia di Balto, realmente accaduta, ha ispirato, oltre ad alcuni film di importanti registi come Spielberg, due cartoni animati della Walt Disney.
Inoltre nella città di New York, al Central Park, è posizionata una statua in bronzo di un Siberian Husky in suo ricordo. L’epigrafe riporta: “Dedicata all’indomabile spirito dei cani da slitta che trasportarono sul ghiaccio accidentato, attraverso acque pericolose e tormente artiche l’antitossina per seicento miglia da Nenana per il sollievo della ferita Nome nell’inverno del 1925”. Resistenza – Fedeltà – Intelligenza e, ci permettiamo di aggiungere, amore incondizionato per l’uomo e per i cuccioli d’uomo.

Per saperne di più:
Centro “Athabaska Appennino”: huskydog@alice.it  
www.altocadore.it

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