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L’antico e attuale splendore di Liegi

Liège

Liège
di Alberto Cortinovis – ph:Jean-Pol GRANDMONT

Ecco una città decisamente al di fuori delle consuete “rotte” turistiche.
Liegi è la terza città del Belgio per popolazione, si trova in Vallonia e, più precisamente, nelle Ardenne, luoghi tristemente celebri per i violenti scontri che vi si svolsero durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale anziché, ahimé, per le verdeggianti colline “punteggiate” di castelli e testimonianze d’altri tempi. Distesa sulle rive della Mosa, Liegi fu feudo del Sacro Romano Impero germanico e primo principato vescovile nella storia della Chiesa ed il suo passato ricchissimo di storia oggi contribuisce a creare un’atmosfera unica e di …carattere.
Passeggiare per Liegi è l’unico modo per scoprire angoli particolari del centro storico o dell’Oltremosa che, diversamente, passerebbero inosservati. Infatti, caratteristica di buona parte della città è la miscellanea tra stili architettonici dei più vari che si alternano in continuazione creando giochi prospettici veramente unici. Il patrimonio architettonico e culturale della città è ricchissimo e vanta ben 391 edifici protetti.
Da non perdere il “Carré”, nel centro della città, il quartiere più popolato di caffè e ristorantini dove sembra che scorra più birra nei bicchieri che acqua dai rubinetti.
Impossibile non invitare il viaggiatore ad una visita all’Archéoforum, il sito archeologico più grande d’Europa, proprio sotto la Place Saint-Lambert dove sono esposti i ritrovamenti degli scavi iniziati nel 1907 (resti della città romana e preromana e dell’imponente cattedrale demolita nel 1793). Il percorso nel sottosuolo è affascinante ed insolito e la visita si svolge in uno spazio multimediale a dir poco spettacolare.
Una menzione particolare meritano il Grand Curtius, grandioso complesso museale che raggruppa sotto lo stesso tetto le collezioni di quattro musei e la Collegiata di San Bartolomeo, con i suoi Fonti Battesimali, che è il più antico edificio religioso di Liegi. Consacrata nel 1015, fra i più rari esempi di stile romanico europeo, è in pietra arenaria con eleganti campanili a losanghe e nel ‘700 fu ampliata con il portico neoclassico. Al suo interno si trova il fonte battesimale più famoso di tutto il Belgio, realizzato nel XII secolo da Renier de Huy, tutto in ottone scolpito e decorato con scene di battesimo fra cui quella del battesimo di Gesù.
Per i “romanticoni” sono caldamente consigliati: un giro in battello sulla Mosa, un passaggio al fascinoso giardino botanico ed una tappa alla Place de l’Opéra.
A proposito di tappe: se siete appassionati di ciclismo, il consiglio è di prevedere il viaggio nei giorni di Aprile in cui si svolge la decana delle gare ciclistiche cosiddette “classiche”, la Liegi-Bastogne-Liegi.
Particolare attenzione merita la cucina locale che, oltre alle tradizionali polpettine di carne alla “riduzione” di frutta mista, è stata in grado di recepire e rielaborare alcuni piatti della cucina italiana in maniera veramente interessante. Questa “contaminazione” è originata anche dalla fortissima immigrazione di nostri connazionali avvenuta intorno alla metà del ‘900 oltre che dal carattere sempre più cosmopolita che Liegi sta assumendo negli ultimi anni.
Da evidenziare, infine, che nei dintorni dell’area urbana vi colpirà la peculiare cura con cui produttori agricoli, allevatori e imprese del settore caseario conservano e manutengono le proprie aziende.
La visita a Liegi rappresenta sicuramente un’opportunità per tutti gli amanti dell’arte, della storia e della natura.

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