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Germania: alla scoperta dell’antico Palatinato Romano – di Patrizia Simeone

Treviri

Treviri

Questa splendida regione tedesca più precisamente dal nome di Renania-Palatinato, geograficamente è collocata alla confluenza del fiume Reno e prossima al confine con il Lussemburgo e l’Alsazia. L’area è agevolmente raggiungibile atterrando all’aeroporto di Francoforte e la nostra esperienza è cominciata con un volo partito dall’Italia ancor prima dell’alba ed arrivo in quella regione in una fredda mattinata ancora immersa nel buio della notte. Il nostro spirito di viaggiatori tout-court non è stato minimamente intaccato dall’impatto con le temperature quasi invernali e senza esitazione ci siamo attivati per raggiungere la città di Magonza, in tedesco Mainz, la prima meta del nostro percorso. Questa deliziosa cittadina che emana la serena tranquillità di un borgo di provincia si sviluppa lungo il percorso del fiume Reno e conserva ancora oggi gli importanti segni della sua passata storia nel ruolo di città chiave del Sacro Romano Impero, le cui tracce sono ancora visibili all’interno del suo nucleo storico. Appena giunti in centro, che si è presentato nel piacevole aspetto lindo ed ordinato tipico delle cittadine tedesche, il nostro sguardo è stato immediatamente catturato dalla maestosa mole del Duomo di San Martino che svetta imponente sul panorama cittadino e che costituisce il più alto esempio di architettura sacra romanica. La struttura, infatti, fu realizzata intorno all’anno mille non solo per essere destinata a luogo di culto ma soprattutto per rappresentare il potere della Chiesa cattolica sulla città che per secoli venne esercitato anche nella sfera politica, tant’è che l’arcivescovo di Magonza era un principe elettore, in tedesco Kurfürst, cioè uno dei sette potenti della Germania cui spettava il diritto di eleggere l’imperatore del Sacro Romano Impero. La massiccia costruzione, dalla quale emergono delle guglie appuntite, ci è parsa incredibilmente possente e sembrava assorbire totalmente il panorama della piazza, la Marktplatz e la caratteristica pietra rossa di copertura delle facciate contribuiva ad accentuare la sua austerità. Ammirando tale opera pervenutaci da storie di un passato lontano abbiamo avvertito tutta la sua potenza e siamo stati quasi pervasi da un senso di soggezione; la nostra impressione probabilmente è stata influenzata anche dallo sfondo del cielo nel quale si erano addensate delle grosse nubi di un intenso colore grigio che creavano uno effetto scenografico fatto di rimbalzi di luce e di sinuosi giochi di ombre che tendevano ad amplificare la maestosità della struttura.
Al termine della visita dedicata anche al suo pregevole interno abbiamo assaporato  la vita di questa tranquilla e romantica cittadina facendo una rilassante passeggiata nelle tortuose viuzze del centro storico dove il nostro girovagare senza meta ci ha portato di fronte a scorci incredibilmente affascinanti quali, ad esempio il giardino delle ciliegie, in tedesco Kirschgarten, un angolo davvero pittoresco sul quale prospettano casette dalla caratteristica facciata a graticcio che come per magia ci hanno rimandato ad epoche lontane e fiabesche. E’ stato bello, poi, ammirare l’originale e spiritosa fontana del giovedì grasso, in tedesco Fastnachtsbrunnen, un complesso scultoreo costituito da una varietà di statuine ed allegorie in bronzo ricreanti personaggi carnevaleschi ed è stato ancora più piacevole rimanere stupefatti dinanzi alle spettacolari vetrate realizzate da Marc Chagal a chiusura dei grandi finestroni che illuminano la chiesa di Santo Stefano di Magonza,  nelle quali in un predominante colore azzurro sono state rappresentate scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Altro magnifico gioiello della città è il museo dedicato ad uno dei suoi più famosi cittadini, Johann Gutenberg che nel 1450 inventò la stampa a caratteri mobili, che fu una vera e propria rivoluzione nel mondo della comunicazione a vantaggio dell’evoluzione culturale della società dell’epoca. Il Gutenberg Museum, fu realizzato nel 1900 in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita del geniale inventore ed è estremamente interessante poiché espone una ricca collezione della storia della stampa oltre che macchinari di varie epoche, tra i quali spicca la fedele ricostruzione dell’officina di Gutenberg – allestita avvalendosi della documentazione e materiale d’epoca – utilizzata per la stampa delle famose Bibbie che sono la vera chicca del museo. La più antica delle due, risalente al 1455 ed inserita dall’UNESCO nel patrimonio dell’Umanità, fu realizzata con l’impiego di quasi 20 collaboratori che per tre anni consecutivi si dedicarono al completamento dell’opera. Abbiamo avvertito una emozione molto particolare nell’ammirare questo capolavoro che ci è parso straordinario sia per l’eccellente qualità del volume che per le sue pagine di rara bellezza.
La nostra conoscenza della regione Renania-Palatinato è proseguita con la visita della città di Treviri, in tedesco Trier, che sorge sulle rive del fiume Mosella, anch’essa molto godibile e con una storia decisamente prestigiosa trattandosi di una delle città più antiche della Germania. Fu fondata nell’anno 16 a.C. con il nome di Augusta Treverorum durante il regno dell’imperatore romano Augusto ed ancora oggi vi si trovano numerosi monumenti che presentano evidenti tracce di origine romana. Il nostro ingresso in città è avvenuto dal punto di partenza del decumano massimo dell’antica città romana delimitato dalla magnifica Porta Nigra, una portentosa costruzione voluta da Costantino – realizzata con blocchi di arenaria su diversi piani di arcate sovrapposte – che testimonia la mirabile competenza ingegneristica dei romani essendo rimasta intatta nei secoli e riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità. Considerata il simbolo distintivo della città deve il suo nome al fatto che nel corso del tempo sull’imponente costruzione si è formata una patina di colore scuro che le conferisce un aspetto molto particolare. Intorno all’anno mille, la Porta Nigra divenne luogo di eremitaggio di San Simeone e successivamente fu trasformata in chiesa di cui ancora oggi è possibile rinvenire qualche traccia.
Dopo essere passati attraverso questo straordinario accesso che ci ha riportato ai tempi della gloriosa potenza romana, abbiamo raggiunto il centro cittadino che si è presentato denso di quella gradevole atmosfera dei luoghi che con il tempo si sono arricchiti di splendidi tesori frutto del susseguirsi di varie epoche e di altrettante correnti artistiche sulle quali la città si è conformata ed evoluta. Al centro della piazza, la Hauptmarkt, troneggia la bellissima Croce di Treviri e la fontana barocca di San Pietro; in questo slargo ricchissimo di edifici di splendida fattura non ci è passato inosservato il bellissimo palazzo di colore bianco in stile neogotico, lo Steipe, che ospitava la sala municipale delle feste.  Abbiamo poi visitato il Duomo, il più antico in Germania e frequentatissimo luogo di pellegrinaggio poiché conserva una preziosa reliquia, la Sacra Tunica – che si suppone sia stata indossata da Gesù prima della sua crocifissione – che la leggenda vuole sia stata condotta qui da Elena, madre di Costantino, al ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme.
Anche Treviri, come Magonza era sede dei Principi elettori di cui la città conserva il magnifico Palazzo risalente al XVII secolo, distinguibile dalla delicata facciata rococò di color rosa adornata da aggraziati decori con inserti dorati ed arricchito da belle statue lungo l’elegante scalone di accesso. Dopo aver ammirato altri magnifici gioielli cittadini, abbiamo concluso la giornata in un simpatico ristorante che accanto al nome recava come logo il fumetto di una patata sorridente; il simbolo era inequivocabile in quanto il menù era composto quasi esclusivamente da piatti a base di patate. Le pietanze da noi scelte sono state davvero gustosissime e l’amabile cenetta ha rappresentato un piacevole coronamento alla giornata trascorsa in questa incantevole e accogliente cittadina.

Per saperne di più:

http://www.guidagermania.com
http://www.viaggio-in-germania.de/info.html

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