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Antartide: viaggio ai confini del mondo

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di Giuseppe Venuti 
Viaggio nell’incredibile ecosistema del continente di ghiaccio 

La nascita del turismo in Antartide si fa convenzionalmente risalire alla fine degli anni ’50 del secolo scorso quando 500 coraggiosi passeggeri salirono a bordo di una nave rompighiaccio per una avventurosa traversata alla scoperta del continente più a sud del globo.

L’Antartide diventa una meta del turismo organizzato solo qualche anno dopo grazie Lars-Eric Lindblad, svedese naturalizzato americano che ebbe l’idea di organizzare delle “Expedition-cruises”, ovvero delle crociere dal sapore pioneristico che portavano i primi turisti a solcare i ghiacci antartici. La suggestione dei luoghi (inaccessibili per i comuni cittadini fino ad allora) e l’unicità della natura di questo continente coperto dai ghiacci  portarono in pochi anni l’Antardide a divenire una meta turistica di nicchia per gli appassionatii dei viaggi estremi e per gli amanti delle numerose specie animali che risiedono tra i ghiacci polari.

In media l’Antartide è il luogo più freddo della Terra e custodisce, in numerosi laghi sotterranei, le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta. Contrariamente a quanto si possa pensare il continente di ghiaccio è però considerato dagli scienziati un deserto, con precipitazioni annue di soli 200 mm lungo la costa, e molto meno nelle regioni interne.

Il clima proibitivo, con temperature che possono arrivare anche a – 90 gradi durante le gelide tempeste di venti catabatiche che soffiano a quasi 300 km orari, ha impedito una vera e propria colonizzazione umana del continente di ghiaccio ma nonostante ciò si contano, durante l’anno, circa 4000 persone che risiedono per periodi più o meno lunghi nelle varie stazioni di ricerca scientifica sparse in tutto l’Antartide. Nel continente vivono stabilmente solo piante e animali che si sono adattati al clima rigido, tra cui pinguini, foche, muschi, licheni, e molti tipi di alghe.

Il fascino di questa destinazione davvero estrema porta ogni anno circa 20.000 turisti a visitare i litorali antartici e a solcare il pack, la zona ghiacciata nella quale si sviluppa uno dei più interessanti ecosistemi del pianeta e che rappresenta la fonte di cibo per cetacei, pinguini, pesci, foche e molti uccelli.

Il porto più noto per raggiungere l’Antartide è Hobart, in Tasmania, dove risiede l’Australian Antarctic Division (l’Istituto polare australiano) e dove è possibile visitare una piccolo ma interessante museo dedicato al continente di ghiaccio. Sin dai tempi delle prime esplorazioni polari Hobart è stata l’ultimo porto in cui rifornirsi prima di affrontare il viaggio verso il confine a sud del Mondo e proprio dall’Ufficio postale della cittadina (tutt’oggi visitabile) nel marzo del 1912 Roald Amundsen telegrafo’ al mondo per annunciare la conquista del Polo sud.

La maggior parte dei turisti viaggia a bordo di rompighiaccio o di navi adattate alla navigazione polare. Secondo l’Associazione dei Tour Operator Antartici circa 20 navi solcano ogni anno le acque intorno all’Antartide per safari fotografici, avventurose traversate con gli sci o per vedere da vicino i pinguini imperatore ma per i più freddolosi Quantas offre dei sorvoli del continente con partenza e ritorno da Merlbourne, Sidney e Adelaide.

Per saperne di più:

Una crociera a bordo della nave oceanografica USHUAIA permette di scoprire l’Antaride tra esplorazione e contemplazione. I costi (non comprensivi del volo) si aggirano intorno ai 4500 euro per persona per un viaggio di 11 giorni.

info: http://terrepolari.com

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