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Arte, cibo e buona musica a Vasto

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di Giacomo Tenaglia   

Vasto, ultima città dell’abruzzo che si affaccia direttamente sul mare Adriatico, è una piacevole cittadina adagiata su una ampia zona collinare. Il colpo d’occhio è appagante; guardando il mare, dalla vecchia cinta muraria, si mostra all’osservatore, un ampio e splendido golfo. All’orizzonte, verso il mare aperto, in giorni particolarmente limpidi, si riesce a vedere la sagoma delle isole Tremiti mentre lanciando lo sguardo verso l’insenatura sottostante si scorge Termoli e da lì, poi, inizia il promontorio del Gargano.
Vasto è anche storia e cultura; interessanti, da questo punto di vista sia storico che artistico il Palazzo D’Avalos, dal cui settecentesco giardino napoletano è possibile anche ammirare un fantastico panorama, ed il castello Caldoresco, edificato su una struttura preesistente nella prima metà del XV secolo dal signore di Vasto Giacomo Caldora; alle sue spalle la piazza principale del paese: Piazza Gabriele Rossetti, a cui Vasto ha dato i natali. La storia della città di Vasto è antichissima; Histonium era il nome datole dai romani; Nel Museo Archeologico sono custoditi reperti storici che vanno dall’Età Del Ferro fino all’Alto Medioevo, sarcofagi, sculture, anfore, monili, armi, monete (coniate dal III sec. a.C. al V sec. d.C.), oltre ad un bellissimo pavimento a mosaico proveniente dall’area delle antiche terme istionesi, la cui datazione si fa risalire al I sec. d.C. Quattro edifici sacri sono di particolare rilevanza, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di Maria Santissima del Carmine, la Cattedrale di San Giuseppe e la Chiesa di San Michele Arcangelo.
Dal punto di vista culinario ci sono tutte le garanzie per restare soddisfatti; i gusti di tutti non potranno che essere appagati. Sul pesce non si discute, come vuole la regola che accomuna tutte le città di mare, e celeberrimo è sicuramente il brodetto di pesce “alla vastese”; per quanto porchetta di maiale ed arrosticini di pecora, oltre ad salumi e formaggi, si difendano egregiamente nel contendere il premio per la portata “preferita”.
Unendo utile e dilettevole è quindi caldamente consigliato far coincidere una permanenza a Vasto nelle stesse date in cui si svolge la terza edizione del Siren Festival; in programma dal 21 al 24 Luglio (abbonamenti e biglietti per le singole giornate di venerdì e sabato sono già in vendita). La rassegna offre uno interessante ed intrigante spaccato del mondo musicale odierno “che ci gira intorno”, per dirla chiamando in causa Ivano Fossati. Sono ben rappresentati in tutte le sue sfaccettature sia il pop-rock britannico e sia quello a stelle e strisce senza disdegnare proposte da Spagna, Canada, Germania, Australia ed altri luoghi ancora. La kermesse non si dimentica anche di proporre nomi più legati alla corrente elettronica e, naturalmente, di dare spazio, a tuttotondo, anche ai gruppi di casa nostra. I nomi di richiamo di alta caratura, come nelle due precedenti edizioni, non mancano. Per quest’anno sono programmati i britannici Editors, i tedeschi Notwist e gli italiani I Cani.
Gli Editors saranno sul palco principale del Siren Festival il 22 luglio per proporre il loro nuovo e quinto album, uscito ad ottobre, dopo due anni di tour mondiale, ed intitolato ‘In Dream’.

 EDITORS siren foto
Il 23 invece sarà in turno dei Notwist, da sempre band pioneristica nel creare un universo sonoro unico e inconfondibile frutto di innumerevoli elementi ed influenze, arriva in Italia per un’unica data in cui eseguirà il loro album-capolavoro “Neon Golden”, pubblicato nel 2002.
Solo, forse, perché meno famosi ai più e poco inclini alle classifiche di vendita da radio FM, non si possono dimenticare Thurston Moore, ex leader dei Sonic Youth, Gold Panda, ormai uno degli artisti elettronici più importanti della sua generazione, Adam Green, piccolo genio newyorkese, capostipite della generazione anti-folk americana, con 9 album all’attivo, arriva in Italia per presentare il nono album solista della sua carriera “Aladdin”. Impossibile non citare Gli A.R. Kane; un duo musicale inglese costituito da Alex Ayuli e Rudy Tambala formatosi nella zona di East London nel 1986. Polistrumentisti, legati alla celeberrima etichetta 4AD, hanno fatto parte del collettivo MARRS assieme ai membri dei Colourbox e sono coautori della hit internazionale “Pump up The Volume” e anche Ry X. Giovane australiano giunto al debutto discografico con l’album “Dawn” dove con una chitarra acustica, arrangiamenti minimali, testi scarni ma densi e una emotività diretta e spontanea e potente si svela al pubblico del festival. A chiudere la festa è stato chiamato il texano Josh T. Pearson; tanto scorbutico e riservato quanto intenso ed incantevole metterà la sue canzoni intrise di maliconia contenute nel suo album solita “The Last Of The Country Gentlemen” nella bell’acustica della Chiesa di S.Giuseppe. Insomma una rassegna dove in quattro giorni è possibile ascoltare buona musica, scoprire piacevoli novità, sentire proposte interessanti e gustare dal vivo, in un contesto non dispersivo, nomi di primo richiamo. Ultima annotazione, ma non per questo meno importante, è che i nomi in programma sia giovedì 21 e sia domenica 24, non necessitano di biglietto e nelle serate a pagamento l’ingresso sarà gratuito per tutti i bambini sino ai 13 anni (inclusi) accompagnati dai genitori I genitori dovranno acquistare i propri biglietti presso i circuiti di prevendita autorizzati e presentarsi con i bambini in biglietteria dove riceveranno i braccialetti validi per l’ingresso.

Per saperne di più:
sirenfest.com/

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