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City Break d’autunno a Düsseldorf tra mostre e architettura

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City Break d’autunno a Düsseldorf per perdersi tra esposizioni, gallerie, mostre d’arte e imperdibili retrospettive. La “Piccola Parigi di Germania”, come la chiamò Napoleone, è una delle città culturalmente più vivaci d’Europa, ed offre in totale 26 tra musei e centri espositivi, tra cui l’imponente Museum Kunstpalast e la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, con opere di Klee, Picasso, Braque, Mondrian, Magritte, Joseph Beuys e Tony Cragg. A questi si affiancano circa 100 gallerie d’arte private disseminate in tutta la città e naturalmente la Kunstakademie, dove si sono formati e hanno studiato, tra gli altri, Paul Klee, lo stesso Joseph Beuys, Gerhard Richter, Jörg Immendorff e Günther Uecker. In aggiunta alle collezioni permanenti, quest’autunno in città si possono visitare due complesse retrospettive dedicate agli spagnoli Mirò e Zurbarán – quest’ultima affiancata da un approfondimento con scatti di Evelyn Hofer – e la mostra Erika Kiffl – From Ai Weiwei to Gerhard Richter. La Kunstsammlung inaugura a settembre The Problem of God, e, dal 5 dicembre la Kunsthalle Düsseldorf dedica un’ampia personale all’artista cinese Song Dong. Una volta in città e se si è in vena di scoperte culturali non potrà mancare una visita alle opere dei grandi architetti che hanno definito lo skyline di Düsseldorf, da Frank O. Gehry a Libeskind, in attesa di un nuovo progetto di Renzo Piano: il complesso Float, la cui inaugurazione è prevista per il 2018.

Quale relazione lega l’enigmatica e delicata pittura di Mirò all’espressione poetica? Fino al 27 settembre a Düsseldorf si può visitare Mirò. Painting as Poetry, che approfondisce la tematica attraverso 110 fra dipinti, disegni e oggetti personali del maestro provenienti da collezioni pubbliche e private europee e statunitensi, ripercorrendo la giovinezza di Mirò e gli anni parigini, che lo videro amico di Paul Éluard, Robert Desnos, André Breton ed altri surrealisti (Kunstsammlung NRW, K20, fino al 27.09.2015). A partire dal 26 settembre, la stessa Kunstsammlung propone inoltre la mostra The Problem of God, che affronta il tema dell’influenza della simbologia e dell’immaginario cristiani nell’arte contemporanea e secolare, analizzando 120 opere degli ultimi 25 anni – da Francis Bacon a James Turrell. (Kunstsammlung NRW, K20, dal 26.09.2015 al 24.01.2016). Gli artisti raccontano la realtà, ma chi ritrae gli artisti? La mostra di Erika Kiffl presenta 100 scatti della fotografa, famosa soprattutto per le sue istantanee dedicate alle grandi personalità. Kiffl, nata a Karlovy Vary ma residente a Düsseldorf da oltre 60 anni, è una delle più autorevoli voci culturali cittadine (Erika Kiffl – From Ai Weiwei to Gerhard Richter, Museum Kunstpalast, fino al 18.10.2015). Zurbarán, Master of Detail è la retrospettiva dedicata a Francisco de Zurbarán, insieme a Velasquez il maggior rappresentante del Siglo de Oro spagnolo. La mostra, sotto il patrocinio di Filippo VI re di Spagna, è realizzata in collaborazione con il museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e raccoglie per la prima volta in Germania 70 opere dell’artista barocco, provenienti anche dalla National Gallery di Londra, dall’Hispanic Society di New York e dall’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera (Museum Kunstpalast, dal 10.10.2015 fino al 31.01.2016). Parallelamente, il Musem Kunstpalast omaggia l’opera di Zurbarán con la personale fotografica Evelyn Hoffer. Homage to Zurbarán: in una serie di lavori realizzati negli anni ‘90, la fotografa tedesco-americana esplora le perfette nature morte dello spagnolo con la tecnica del dye transfer (Museum Kunstpalast, dal 10.10.2015 fino al 31.01.2016) . Dal 5 dicembre e fino a marzo 2016, infine, la Kunsthalle Düsseldorf dedica una personale all’artista cinese Song DONG, nato e residente a Pechino, che nel suo lavoro si cimenta con forme espressive differenti, come video, installazioni, fotografia e performance, improntando di fatto il dibattito culturale in Cina dalla metà degli anni ’90 (Kunsthalle Düsseldorf, 05.12.2015 fino a marzo 2016).

ARCHISTAR A DÜSSELDORF: GEHRY, LIBESKIND, RENZO PIANO

Da Frank O. Gehry a Libeskind, sono molte le archistar che hanno lasciato la propria impronta a Düsseldorf: a MedienHafen, un tempo zona portuale industriale e oggi sede di società di consulenza e hotel di lusso, si trovano gli edifici asimmetrici di Frank O. Gehry, grandi torri pendenti con muri inclinati e forme irregolari; accanto a questi, il Grand Bateau di Claude Vasconi, mentre in Kaistraße si possono vedere strutture firmate da Norbert Wansleben e Joe Coenen. Daniel Liebeskind ha invece firmato l’avveniristico complesso architettonico Kö-Bogen, posizionato alla fine dell’elegante Königsallee, in centro città. L’edificio, sede di negozi, boutique e ristoranti, è stato pensato per integrare sapientemente architettura e natura – in particolare con i caratteristici “cuts”, tagli di facciata a forma di foglia che lasciano penetrare visivamente il verde esterno nella nuova struttura, offrendo spunti e interpretazioni inaspettati. Float, infine, è il nome del complesso di sei edifici con la firma di Renzo Piano che sarà realizzato in città entro il 2018.

Per saperne di più:
www.kunsthalle-duesseldorf.de
www.duesseldorf-tourismus.de

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