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Fuerteventura is a place to relax – di Laura Landi

corralejo fuerte

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Fuerteventura fa parte dell’arcipelago delle isole Canarie, in territorio spagnolo ma situate nell’Oceano Atlantico, proprio di fianco al Marocco.
Nell’immaginario turistico le Canarie sono isole splendide con un clima sempre soleggiato e mite, dove la gente passeggia tutto l’anno baciata dal sole e con le infradito ai piedi. Effettivamente, la realtà non è molto distante dalla fantasia. Il clima è veramente molto clemente in questa zona del mondo: la minima annuale è di 15 gradi a dicembre e la massima è di 29 gradi ad agosto. L’unica “pecca” è il vento che soprattutto nei mesi invernali soffia molto forte facendo percepire una temperatura più bassa del reale. Tuttavia questa può essere una pecca per chi viaggia con bimbi al seguito o per chi vuole riposarsi in spiaggia, viceversa può essere il motivo principale di scelta della meta turistica per chi pratica surf, windsurf, kitesurf o SUP.
Tutta l’isola è particolarmente indicata, e le spiagge sono ben attrezzate, per queste discipline sportive. Soprattutto tutta l’area settentrionale di Fuerteventura è molto ventosa e colma di scuole di surf, noleggi tavole e negozi di abbigliamento sportivo. Tutto ciò rende il nord di Fuerteventura, dove la città principale è Corralejo, molto viva e piena di giovani.
Corralejo è una cittadina molto animata e ricca di servizi turistici: l’ufficio informazioni è aperto fino a tarda sera e sul viale principale si susseguono negozi,  bar, piccoli locali, pub in stile inglese (per soli turisti), appartamenti in affitto e hotel, numerosissimi ristoranti e molti uffici che vendono escursioni in quad e buggy, in barca a vela o in bicicletta.  Ma la parte meno battuta di Corralejo, quella che ruota attorno al porto, è, secondo i locali, il suo vero centro storico, il cuore pulsante della città, quella dove gli autoctoni si ritrovano per uscire a cena o per bere una birra (rigorosamente al “Banana” o al “Buena Honda”), quella con il piccolo parco giochi dove il sabato e la domenica mattina i genitori portano i loro bambini a giocare, quella dove si può passeggiare lungo la spiaggia del porto, di notte, in solitudine, senza mai sentirsi soli grazie alle voci dentro la città e alla bellezza del paesaggio.
Corralejo in realtà è nota per una bellezza naturalistica che lascia senza fiato: le sue dune. I 2670 ettari di sabbia che separano Playa Puerto Remedio e la Salina, a est di Corralejo, catapultano i visitatori in un deserto in miniatura. Tutto ciò stupisce e affascina allo stesso tempo, poiché Fuerteventura è piuttosto arida: per raggiungere molte spiagge si attraversano strade sterrate, la terra rossa e i vulcani inattivi la fanno da padrone. Per questo motivo le dune di Corralejo lasciano il visitatore incantato di fronte alla vastità della zona sabbiosa, abbracciata da un lato dalle montagne e dall’altro dall’oceano popolato di colorate tavole da surf.
Sempre in quest’area, inoltre, dalla spiaggia si vede la bellissima Isla de los Lobos e le coste di Lanzarote, ben collegata con Corralejo tramite frequenti traghetti.
Un’altra località molto apprezzata per il surf è El Cotillo, situata a nord ovest di Fuerteventura. Piccola cittadina caratterizzata da bianchi e bassi edifici, si contraddistingue per la bellissima costa rocciosa, dove alte onde si infrangono.
Se si vuole invece godere del paesaggio canario senza cimentarsi in sport adrenalinici, si può andare in Costa Calma, situata a sud dell’isola. Qui il vento soffia meno forte e la natura è meno arida, più verde e rigogliosa. Questa zona è particolarmente indicata per le famiglie: non vi è infatti molta vita notturna che potrebbe disturbare il sonno dei bimbi; le spiagge sono molto grandi e attrezzate con possibilità di godere dell’ombra dei pini e delle palme nelle ore più calde della giornata e a La Lajita vi è un grandissimo zoo (Fuerteventura Oasis Park) dove  vale la pena di portarci i propri figli.

betancuria fuerte  surfers fuerte
Un’altra sosta, questa volta nelle zone interne dell’isola, è consigliata a Betancuria, la prima città ad essere stata fondata a Fuerteventura. Le sue opere di maggiore interesse sono: il Museo d’arte Sacra, il Museo archeologico, l’eremo di San Diego, la Chiesa di Santa Maria. Anche se, anche a Betancuria, è la natura che affascina.  Il 91,2% della superficie municipale è occupata dal Massiccio di Betancuria, area protetta per il suo valore geomorfologico ed etnografico. Tutta la zona è caratterizzata dall’abbondanza di palme, alberi da frutta ed altre specie arboree, che le conferiscono un aspetto distinto dal resto dell’isola, in quanto la relativa densità di vegetazione di questa zona contrasta con l’aridità generalizzata del territorio insulare. Nei pressi di Betancuria vi è un bellissimo punto panoramico, da cui ammirare il paesaggio circostante, riuscendo, con l’aiuto delle mappe in loco, a distinguere le catene montuose, i vulcani e le coste dell’isola.
Nelle aree più interne dell’isola, inoltre, è interessante notare le abitazioni semplici della popolazione, che stridono con le colorate villette con piscina più frequenti lungo le coste, e i numerosi allevamenti di capre. L’allevamento della capra majorera, infatti, rimane, insieme al turismo, un elemento trainante dell’economia dell’isola. La capra costituisce inoltre l’immagine simbolo dell’isola nonché un gustosissimo  piatto tipico: sia per la sua carne, sia per il pregiato formaggio majorero che se ne ricava.
A Fuerteventura, in sintesi, si ammira la natura. Di siti culturali è piuttosto povera e comunque non paragonabile alle bellezze che in Italia si scorgono in ogni angolo. Per questo motivo a Fuerteventura si va senza nulla cercare: bisogna solo farsi carezzare dalle onde, farsi bagnare dal sole e, come i locali spiegano ai turisti, rilassarsi. Perché non c’è bisogno di esplorare ogni angolo o ricercare le più disparate attività, Fuerteventura è semplicemente “a place to relax”.

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