Europa

Montenegro.Prima regno ora repubblica

Budva 2008a

Budva 2008a 

di Caterina Emma Colacello  

Il Montenegro è uno Stato europeo situato nella penisola balcanica e che si affaccia sul mare Adriatico. Confina con Serbia, Kosovo, Albania, Croazia, Bosnia ed Erzegovina.
Fino al 2 giugno 2006 la Repubblica del Montenegro è stata unita alla Repubblica di Serbia con il nome di Serbia e Montenegro. Dal 3 giugno 2006 il Montenegro è diventato uno Stato indipendente, proclamato a seguito del referendum sull’indipendenza del 21 maggio 2006. È membro dell’ONU, Conta 672.180 abitanti, una superficie di 13.812 km² e la capitale è Podgorica.
Il nome fa riferimento al colore scuro e intenso delle foreste che un tempo coprivano le Alpi Dinariche, così come era possibile vederle dal mare. Nella maggior parte delle lingue indoeuropee non slave si è affermata la dizione veneta introdotta dai Veneziani.
storia
Nel Medioevo il Montenegro, denominato Zeta, fu un principato indipendente al capo del quale si avvicendarono numerose dinastie e numerosi governanti.
Quando i Turchi conquistarono i Balcani nel XV secolo, anche il Montenegro cadde sotto il loro dominio diretto, ad eccezione della parte costiera (denominata  Albania veneta  che, dal 1420 al 1797, rimase stabilmente in mano alla Repubblica di Venezia, mantenendo anche legami e caratteristiche veneziane tuttora presenti.
Alla fine del XVII secolo i Turchi subirono numerose sconfitte ad opera dell’Austria. L’indebolimento dell’Impero Ottomano permise al Montenegro di ottenere una certa autonomia. Divenne un paese tributario dell’Impero Ottomano governato dai propri principi-vescovi (che avevano il titolo di “vladica”). Questi vladica, per quanto riguarda la loro funzione religiosa, erano metropoliti dipendenti dal Patriarcato Serbo-Ortodosso. Da allora i vladica divennero ereditari nella dinastia Petrović Njegoš.
Nel corso dell’Ottocento si ebbero varie guerre turco-montenegrine, attraverso le quali il piccolo Stato riuscì ad allargare i propri confini.
Nel 1852 il vladica, sempre della dinastia Petrović Njegoš, rinunciò alla carica ecclesiastica, conservando il solo potere temporale e prese il titolo di principe (“kniaz”).
Durante il Congresso di Berlino del 1878, il paese ottenne il riconoscimento internazionale della sua indipendenza, a seguito della crisi dell’Est (1875-1878). E così il Principe poté far sposare sua figlia Elena all’erede al trono d’Italia, il futuro Vittorio Emanuele III.
Nel 1905 fu concessa una Costituzione e nel 1906 lo Stato montenegrino per la prima volta batté moneta: i perperi di rame. Al culmine di questo processo di modernizzazione, il 28 agosto 1910, il principe Nicola Petrović Njegoš di Montenegro si autoproclamò re, fondando il Regno del Montenegro.
Nel 1918 il Montenegro perse la sua indipendenza ed entrò a far parte del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni. I montenegrini rimasti fedeli al re Nicola si ribellarono nel 1919, per poi essere vinti dall’esercito del nuovo Stato nel 1924.
Nel 1941 durante l’occupazione italiana fu creato un nuovo Regno del Montenegro sotto il protettorato italiano. L’Assemblea Costituente montenegrina previde la nomina di un Reggente che non avvenne mai per la sopraggiunta insurrezione. Il Governo italiano nominò inizialmente Governatore civile del Montenegro l’ambasciatore Conte Serafino Mazzolini che fu poi Sottosegretario agli Esteri nella Repubblica di Salò. Mazzolini fu sostituito, dopo lo scoppio della rivolta, dal gen. Alessandro Pirzio Biroli come Governatore militare. Dal 1945 fece parte della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, come una delle sei Repubbliche Federate.
Unione con la Serbia
Nel referendum del 1992 con il 95,96% dei voti, la popolazione montenegrina decise di rimanere nella Federazione Jugoslava in cui era rimasta solo con la Serbia, sebbene l’affluenza alle urne fosse stata del 66% a causa del boicottaggio dell’etnia musulmana, delle minoranze cattoliche e degli indipendentisti. Questi sostenevano che la votazione fosse stata organizzata in condizioni non democratiche.
Nel 1996, il governo di Milo Đukanović attenuò il legame tra Montenegro e Serbia. Le tensioni tra i due stati erano ancora critiche nonostante il cambio di politica di Belgrado. Il Montenegro formò la propria linea politica economica ed introdusse il marco tedesco come moneta corrente, come proposto al tempo dal ministro dell’economia. Il dinaro serbo non era usato nel Montenegro tranne che da turisti.
Nel 2002, la Serbia ed il Montenegro arrivarono ad un nuovo accordo riguardante la cooperazione. Nel 2003, la Federazione Jugoslava venne ridefinita come “Serbia e Montenegro”.

Indipendenza
Lo status del Montenegro e, in particolare, la fine dell’unione con la Serbia sono stati decisi dal referendum sull’indipendenza del Montenegro del 21 maggio 2006, cui ha partecipato la percentuale del 86,5% del corpo elettorale, cioè 419.240 votanti, a seguito del quale il 55,5% degli stessi, pari a 230.661 voti, si è espresso a favore dell’indipendenza del paese: si tratta dunque di una percentuale di poco superiore alla soglia del 55% concordata con l’Unione Europea  per rendere valido il referendum; in valore assoluto la soglia minima necessaria è stata superata per soli 2300 voti. Di conseguenza, il Parlamento del Montenegro ha intrapreso le procedure legali per dichiarare l’indipendenza. L’iter si è chiuso il 3 giugno 2006 con la dichiarazione d’indipendenza, seguita e quindi confermata il giorno successivo da un analogo atto da parte della Serbia.
Le autorità del Montenegro hanno subito intavolato delle trattative con la Serbia per risolvere i problemi legati alla separazione. La Serbia, gli Stati membri dell’Unione Europea ed i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno immediatamente fatto capire che avrebbero riconosciuto l’indipendenza del Montenegro, rimuovendo gli ostacoli sulla strada della nascita del nuovo Stato sovrano. Il primo Paese ad aver riconosciuto l’indipendenza del Montenegro è stata l’Islanda, l’8 giugno 2006.
Il 22 ottobre 2007 è stata promulgata ufficialmente la nuova Costituzione.

 

Per saperne di più:

Montenegro.travel  il sito dell’Ente del turismo, anche in italiano, è ricco di notizie geografiche, brevi compendi  sulla cultura del Paese, mappe, offerte speciali, proposte di escursioni,  un elenco di strutture per il pernottamento e molte altre informazioni utili per pianificare il viaggio. Altre informazioni su   visit-montenegro.com, destination-monte-negro.com e newmontenegro.eu .
Nparkovi.me  notizie sui parchi nazionali: il monte Durmitor (patrimonio dell’Unesco), Biogradska Gora, Lovćen, il lago di Scutari.
Budva.travel Sul sito ufficiale di Budva, informazioni pratiche sulla cittadina e sulle sue spiagge, fra le più belle dell’Adriatico. Altre notizie su budva.com Tra le località costiere più belle anche Sveti Stefan (per saperne di più: sveti-stefan.biz) e Ulcinj ( ulcinj365.com), lungo la costa meridionale. Per conoscere ed esplorare la capitale del Montenegro, infine, c’è il sito podgorica.travel.  
Kotor.travel le Bocche di Cattaro sono un luogo speciale dal punto di vista storico e naturalistico. Al centro della baia c’è la cittadina medievale di Cattaro, in montenegrino Kotor, patrimonio mondiale dell’Unesco. Consultare anche kotot365.com

Come arrivare dall’Italia
In aereo: nessun volo diretto, bisogna prevedere almeno uno scalo.
Austrian (austrian.com) vola a podgorica, via vienna, tutti i giorni dai principali aeroporti italiani. Con la serba Jat Airways (jatcom) la capitale raggiunge quotidianamente via Belgrado da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa.

In nave: solo nella bella stagione.
D’estate, Montenegro Lines ( montenegrolines.com, morfimare.it) collega Bari e Ancona con Bar (la traversata dura rispettivamente 9 o 16 ore). Il traghetto consente di arrivare con la propria auto; per circolare è sufficiente la carta verde.

In auto: indispensabile per spostarsi dl mare ai monti.
Per muoversi nel Paese conviene noleggiare un’auto ( basta la patente italiana). All’aeroporto di Podgorica sono Presenti le principali società. Una vettura compatta costa da 163 euro la settimana. Confrontate prezzi e offerte sul sito rentalcargroup.com. Le autorità montenegrine sono molto fiscali riguardo al rispetto dei limiti di velocità al parcheggio in sosta vietata.

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