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Corfù: il Palazzo dell’Achilleion – di Giovanna Fidone
Corfù, o Kerkyra, è tra le più affascinanti isole greche e la meta ideale per le proprie vacanze. Oltre alle sue accoglienti città, l’isola offre spiagge stupende e luoghi incantati nascosti dai suoi boschi lussureggianti. Persino Apollonio di Rodi nei suoi noti “Argonauti” racconta che l’isola rappresentò un luogo di sosta per Giasone e gli Argonauti nelle loro imprese di conquista del Vello d’Oro. L’isola è anche protagonista nell’Odissea di Omero, citata col nome di Scheria, isola dei Leggendari Feaci che con le loro imbarcazioni arrivarono qui dalle lontane terre dei Ciclopi.
Secondo il poeta, Ulisse, sfuggito dalla perfida Calipso e sulla rotta di casa, fu osteggiato dal Dio del mare Poseidone che trasformò la sua nave in una roccia e con l’impeto delle onde costrinse l’eroe a cercare riparo sulle coste di Scheria, allora governata dai Feaci. Nausica, figlia del Re dei Feaci Alcinoo, intenta a lavare i panni in spiaggia con alcune schiave, incontrò e soccorse Ulisse che, prima di ripartire per la sua Itaca, volle conoscere ed ammirare le bellezze di questa isola.
Le leggende su Corfù sono molte ma l’amore della principessa Sissi, consorte di Francesco Giuseppe d’Austria, per quest’isola è una realtà testimoniata da uno splendido Palazzo che di mitico mantiene il nome: Palazzo dell’Achilleion, a pochi chilometri da Kerkia, è uno dei luoghi più visitati di Corfù ed è facile capirne il motivo. L’imperatrice Elisabetta d’Austria veniva spesso a trascorrere le sue vacanze (o fughe) da Vienna in questa lussuosa villa da lei fortemente voluta nel 1890 subito dopo la misteriosa tragedia di Mayerling del 1889, quando l’unico figlio della sovrana Rodolfo d’Austria si tolse la vita insieme all’amante Maria Vetsera. Su consiglio del console Alexander von Watzberg, Sissi si ritira sull’isola e individua il rifugio su cui edificare il palazzo su un colle presso il villaggio di Gastouri. La costruzione è affidata all’architetto napoletano Raffaele Carito, che progetta una struttura d’impostazione neoclassica, almeno negli esterni. La struttura principale è un imponente edificio chiaro posto sulla cima di una collina; ci sono alcuni affascinanti reperti storici al suo interno, giardini arricchiti da statue e da splendidi panorami sulla costa.
La statua più imponente è quella dell’Achille morente, opera in bronzo di Hernst Herter del 1884, che domina l’estremità dei giardini. La casa prende ovviamente il nome da Achille, ossessione letteraria di Sissi, che nella mitologia greca è stato il più grande di tutti i guerrieri. Ci sono le statue di Achille intorno ai giardini e suoi dipinti all’interno della casa. Il motivo di questa predilezione lo spiega Sissi in persona. “Achille per me incarna l’anima greca e la bellezza di questa terra….Di sacro non c’era per lui che la sua volontà. Ha vissuto solo per i suoi sogni, e più dell’intera vita gli era prezioso il suo dolore”. Nel 1898, quando la sovrana viene assassinata in Svizzera, la dimora passa per testamento agli eredi. Nel 1908, però, viene acquisita dal Kaiser Guglielmo II di Germania, che a Corfù trascorre le vacanze estive fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. ll kaiser, fedele alla tradizione della villa, commissiona all’artista tedesco Johannes Gotz l’icona in bronzo d’un Achille vittorioso. Alla fine della Grande Guerra l’edificio diviene un bene statale e ceduto a un gruppo privato. Oggi è possibile visitare la villa, dal salotto alla sala da pranzo, fino alla cappella affrescata: il piano terra è infatti ora aperto come museo, con una piccola ma interessante collezione di dipinti, piccole statue, mobili, costumi e oggetti personali legati al palazzo. Meraviglioso rimane il portico con il colonnato dove sono posizionate le statue delle divinità che si apre su giardini curati e lussureggianti a picco sul mare. Il luogo è tra i più visitati dell’isola e per questo è meglio evitare le ore centrali del mattino e del pomeriggio. Per raggiungere l’Achilleion con i mezzi pubblici si può prendere il bus n.10. L’ingresso costa 7 euro ed è accessibile ai disabili. Non perdete l’occasione di un tuffo nel passato visitando una villa senza tempo, usata anche come location per il film di James Bond “Solo per i tuoi occhi”. Perché non c’è niente di più attuale del mito Achille.
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